PHIL HILL, L’ADDIO AD UN CAMPIONE VERO

La Formula 1 e la Ferrari sono in lutto per la scomparsa del pilota

La Formula 1 è in lutto. Così come la Ferrari. E’ morto Phil Hill vincitore con la rossa di Maranello del mondiale targato 1961, ma soprattutto uno dei beniamini del grande Enzo Ferrari. Un pezzo di sto­ria della massima serie che se ne è andato. Un’epoca irripetibile che si chiude. È morto in seguito a una malattia l’ex campione del mondo di formula 1 Phil Hill. Hill era affetto dal morbo di Parkinson ed è deceduto all’ospedale di Salinas, in California, dove era stato recentemente ricoverato dopo l’aggravarsi della malattia. Aveva 81 anni. Hill è stato l’unico pilota di nascita americana a vincere un campionato mondiale di Fomula 1. Vinse il mondiale con la Ferrari nel 1961. Nel 1978 il titolo andò a Mario Andretti, che , pur se italiano di origine, è da considerarsi comunque a tutti gli effetti connazionale di Hill. Il ricordo di Montezemolo è struggente.

“Sono personalmente molto addolorato e con me tutta la Ferrari per la scomparsa di Phil Hill, un uomo e un cam­pione che ha dato molto alla Ferrari e che ha sempre rappresentato dentro e fuori i circuiti i nostri valori”. Così Luca di Montezemolo, appena informato della morte del pilota statunitense. «Phil Hill ­ha ricordato il presidente ­ha corso e vinto con noi tante gare: nelle gare sport prototipi, come la 24 Ore di Le Mans e la 12 O­re di Sebring, vinte per tre volte ciascuna, e in Formula 1, dove diventò il primo americano a laurearsi campione del mondo,nel 1961. Siamo rimasti sempre in contatto in questi anni. Ci mancherà la sua passione e il suo amore per la Ferrari. In questo triste momento sono particolarmente vicino a sua moglie Alma e a suo figlio Derek”
LA CARRIERA
Phil Hill era nato a Miami il 20 aprile del 1927. Elegante, raffinato, spericolato, è stato il primo e unico talento americano a vincere un mondiale di Formula 1. Ci riuscì nel 1961, con la Ferrari, e una parte del suo cuore è rimasto sempre a Maranello. Cresciuto a Santa Monica, in California, Hill si tra­sferì a 22 anni in Inghilterra dove cominciò le prime gare con la Jaguar. Nel 1956 incontrò Enzo Ferrari. Un incontro “fulminante”. Tra i due nacque immediatamenteunasimpatia a prima vista. Debuttò in Formula 1 nel 1958 al Gran premio di Francia, che allora si disputava a Reims, a bordo di una Maserati, e nello stesso anno sempre in Francia vinse la 24 ore di Le Mans. Gara storica.Lui e il compagno belga Olivier Gendebien, si aggiudicarono la maratona automobilistica più affascinante del mondo altre due volte, e Hill vinse anche per tre volte la 12 ore di Sebring. Il 1961 fu il suo grande anno. Vinse nella stessa stagione sia il mondiale di Formula 1 sia la 24 ore di Le Mans, diventando il pilota americano più vincente di sempre in Europa. Si assicurò il titolo primeggiando in un tragico gran premio d’Italia a Monza, quello in cui morì in un incidente Wolfgang von Trips. Dopo essersi ritirato dalla gare e tornato a vivere stabilmente in California, Hill si dedicò alle auto da corsa classiche e fu commentatore televisivo per la Abc. Anche il figlio Dereck è stato pilota in formula 3000 e in altre formule minori. Phil Hill è rimasto nel mondo dell’auto fino a poche settimane fa, quando è stato ricoverato in ospedale a Salinas per le conseguenze del morbo di Parkinson, di cui era affetto.

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