Rossi eguaguaglia il record di 68 vittorie appartenuto a Giacomo Agostini
Per il dottore di Tavullia, pilota della Yamaha, il titolo 2008 è ormai a portata di mano. Ha più di 70 punti di vantaggio sugli inseguitori, ma soprattutto una moto che “vola” e non è seconda a nessuno. E in pista a Misano ha ricevuto anche il tributo di Diego Armando Maradona, il Pibe de oro del calcio, venuto ad omaggarlo. Un saluto da campione a campione. la storia a volte si incontra. “Rolling Stoner”, come lo chiamano ormai dopo le cadute è in difficoltà ed è lontano. Troppo per poter recuperare. A Misano è la terza volta consecutiva che succede e per la terza volta Rossi non vince a mani basse. Quello che conta però è che ora il mondiale 2008 prende una piega diversa perché ora valentino Rossi ha un vantaggio di 75 punti su Stoner e 77 su Pedrosa. In pratica ha il mondiale in tasca e può permettersi di fare quello che vuole, ossia correre divertendosi (buon per lui) e divertendo (anche per noi).
La condizione migliore per gareggiare e stupire ancora. Avvio di gara strepitoso, Rossi che recupera subito la bella partenza di Pedrosa e con Stoner che scappa subito via. Poi la “tragica” caduta che mette fine alle speranze di rimonta nel motomondiale.”Tragica” per fortuna non dal punto di vista delle conseguenze fisiche, ma da quello del morale. E’ inutile essere così veloci in pista se poi si finisce in terra con quella frequenza. “Rolling Stoner” inizia a preoccupare tifosi, ma soprattutto i tecnici. Stoner ancora una volta ha stupito. In tutti i sensi. In prova per un pelo non ha conquistato la pole position con le gomme da gara (e non con quelle da prova…) e ha sempre dominato con tempi impossibili per tutti gli altri concorrenti in pista Per non parlare poi della partenza a razzo durante la gara. La Ducati va fortissimo. Lo testimoniano anche i risultati dei team satellite collegati alla Ducati. Fa rabbia però perdere un mondiale per banali scivoloni. A Misano il pubblico non ha brillato per sportività. Alla caduta di Stoner dal
l’autodromo è partito un boato prolungato. Pensare che Casey corre con una moto italiana, costruita a pochi chilometri dalcircuitodiMisano.lavita però va così. Con la vittoria di Misano, Rossi raggiunge Giacomo Agostini a quota 68 successi nella classe regina del Motomondiale. Un primato che durava dal 1978Il dottore scherza, si diverte, ma, soprattutto appare riposato. Solo nei primi giri per poco non si ammazza in mondovisione con una sbandata da brivido. Ha dovuto fare il fenomeno girando in un tempo mai fatto segnare prima durante tutto il weekend. Nemmeno con le gomme da pole position. Poi la passeggiata, giusto per tenere a bada un rinato Jorge Lorenzo che in tutti i casi neanche con un miracolo sarebbe riuscito ad acciuffarlo. Il pesarese della Yamaha si è imposto per distacco conquistando così il suo primo successo sul tracciato di Misano e il terzo consecutivo nel mondiale. Per laYamaha,la festa è completata dal secondo posto dello spagnolo Jorge Lorenzo. Il podio è completato dall’altro spagnolo Toni Elias, terzo in sella alla Ducati. Quarto posto per Dani Pedrosa in sella alla Honda ufficiale. Rossi guida ora il mondiale con 75 punti di vantaggio sull’australiano quando mancano cinque gare alla fine ed è sempre più vicino alla conquista del mondiale.
A Loris Capirossi, invece, è bastato prendere il via per toccare quota 277 Gran premi ai quali ha preso parte, superando il brasiliano Alex Barros. Una “piccola” e “magra” consolazione. Del resto Valentino quest’anno è davvero un “pescecane” mangia tutto.