Scritto da Enrico Radaelli
Per parlare dell’Associazione Sportiva Amici dell’Autodromo e del Parco devo ritornare al gennaio del 1977, quando alcuni amici ed io ci siamo riuniti con l’intenzione di “fare qualcosa per l’Autodromo”.
Occorreva dare voce a quella maggioranza silenziosa che non voleva rinunciare al simbolo della città di Monza e salvare un patrimonio di esperienza, tecnologia, competenza, impiantistica e immagine.
La convenzione con i comuni di Monza e Milano era scaduta il 31 dicembre 1976, le voci che circolavano erano poco confortanti, la maggioranza dei partiti che governavano la politica cittadina erano schierati contro il rinnovo, il pericolo della chiusura era serio. Nacque così il 19 aprile 1977 l’Associazione Sportiva Amici dell’Autodromo che nel 1987 divenne anche “del Parco”, chiaro segno per sottolineare la perfetta compatibilità tra le due più importanti realtà monzesi.
Nessuno avrebbe mai pensato che in pochissimo tempo i soci sarebbero diventati più di duemila e che la nostra Associazione sarebbe durata così a lungo. Grazie soprattutto alla nostra presenza ed alle nostre azioni di sensibilizzazione la convenzione fu firmata ma nacquero altri problemi e quindi altri pericoli per l’Autodromo che si sono susseguiti negli anni, per questo impianto non c’è mai stata tranquillità, per noi non c’è mai stata tregua. Questa Associazione che ho l’onore di presiedere e che ha avuto prima di me come presidenti: l’arch. Roberto Summer, il cav. Armando Villa ed il compianto Renzo Nobili ha sempre acquisito maggior prestigio.
Ciò costituisce conferma che, quando si professano certi ideali in un contesto di civiltà e correttezza, non si è mai soli e la prova sono i nostri soci e la stragrande maggioranza dei monzesi che da anni ci seguono sempre più numerosi e sempre più uniti a noi quando i pericoli per l’Autodromo si fanno più incombenti. Nel 2006 quando per iniziativa di due abitanti di Biassono si è corso il serio pericolo di non effettuare il G.P. d’Italia di F1 con la conseguenza di chiudere addirittura l’impianto, tutti i monzesi e non solo, hanno dato prova di grande attaccamento all’Autodromo schierandosi con noi e mettendosi a nostra disposizione nel caso in cui fosse stato necessario intraprendere iniziative di protesta.
In questi trent’anni diversi sono stati i motivi sollevati da chi non vuole l’Autodromo ma noi li abbiamo sempre contrastati tenendo presente quanto sottoscritto all’atto della fondazione: l’Autodromo deve continuare a vivere, dobbiamo favorire il suo sviluppo mettendolo nelle condizioni di sfruttare al meglio le sue innumerevoli possibilità, senza imbrigliarne l’attività con lacci talvolta incomprensibili. Eventi e “battaglie” hanno contraddistinto la nostra costante presenza sul territorio brianzolo.
Il primo manifesto che aveva tappezzato la città di Monza e che presentò ufficialmente la nostra Associazione è ormai diventato storico: “L’ottusità di alcuni uomini politici sta portando l’Autodromo alla distruzione! Ti vuoi rassegnare a perderlo senza una valida ragione?”.
In queste frasi era racchiusa tutta la nostra rabbia e la nostra sfida verso chi voleva privare la città di un bene incalcolabile. Sempre nel 1977 l’Associazione dà vita alla “1° settimana dell’Autodromo” con esposizioni e sfilate d’auto, assemblee pubbliche, incontri con piloti e proiezioni di filmati sull’Autodromo. Per la prima volta Monza viveva festosamente il G.P. d’Italia anche in città.
Questo evento, giusto corollario per avvicinare tutta la città all’Autodromo quando in tutto il mondo gli occhi sono puntati verso la nostra pista, è stato poi ripreso dall’amministrazione comunale che negli ultimi anni ha organizzato “Monza più”. Non solo abbiamo creato eventi ma abbiamo anche cercato di dare ai nostri soci e a tutti i cittadini di essere sempre aggiornati sul nostro operato creando nel 1981 un nostro periodico: MONZASPRINT, giunto con l’ultimo numero del 2007 a quota 100! Dopo le prime timide uscite siamo arrivati negli ultimi anni a stampare e diffondere 20.000 copie per numero e ben 40.000 in occasione del numero stampato in occasione del G.P. d’Italia.
Un altro impegno che con entusiasmo prendiamo ogni anno è l’ospitalità per i diversamente abili presso la tribuna “Amici Autodromo”. Sono ben 300 i disabili che possono assistere alle prove ed al G.P. di Formula 1, assistiti dai nostri soci.
Abbiamo ospiti che arrivano, prenotandosi con mesi di anticipo, non solo dall’Italia ma da tutta l’Europa. Questi sono solo pochi esempi di tutto ciò che facciamo a difesa dell’impianto monzese.
Questa città, che nel 2009 diventerà a tutti gli effetti capoluogo della Provincia di Monza e Brianza è l’unica al mondo che possa vantare tre realtà così importanti nei loro ruoli che sono diventate così complementari da essere non solo compatibili ma addirittura inscindibili tra loro: Villa Reale, Parco e Autodromo.
E ciò è dimostrato da 85 anni di convivenza.
Noi non solo dobbiamo essere fieri di avere questo patrimonio ma dobbiamo anche garantire alla Villa Reale una ristrutturazione degna di questo nome, al Parco un programma di recupero libero dai condizionamenti dell’ambientalismo più fanatico che gli restituisca dignità attraverso una programmata manutenzione dell’impianto arboreo e la dotazione di impianti e servizi per le migliaia di fruitori ed infine dobbiamo evitare che esigue minoranze possano creare situazioni di disagio per un tranquillo e definitivo futuro per la nostra pista.